Artista e fotografa nata a Sassoferrato nel 1965, vive e lavora a Roma.
Marina Paris ha orientato la sua ricerca sulla persistenza dei ricordi e la loro mutevolezza, formalizzata attraverso l’uso di varie tecniche quali la fotografia, il disegno e l’installazione. I suoi primi lavori si sono sviluppati attorno al tema dell’immaginario dell’infanzia, intesa come tempo da cui far riemergere reminiscenze e visioni.
Recentemente, l’artista si è interessata più in particolare a quelli che vengono definiti “non luoghi”; comuni spazi di attraversamento come scuole, ospedali, stazioni, sale d’aspetto e corridoi radicati nella memoria collettiva. La ricerca dell’artista mira quindi a mettere in evidenza l’inquietante standardizzazione di questi luoghi che fa perdere loro le specifiche identità e ne annebbia i caratteri delle consuete funzioni d’uso. Tale processo, secondo l’artista, porta immancabilmente allo svelamento del carattere disciplinare e di controllo connaturato a questi luoghi.
Artist and photograper born in Sassoferrato in 1965, she lives and works in Rome.
Marina Paris has always focused on the persistence of memories and their fluctuations, expressed through the use of various techniques such as photography, drawings, and installation. Memory, presented as a means to reinterpret events and places, appears in her works as a starting point that is always constituted as a real situation, visualized in a distant time that comes to be reconstructed through different artistic pratices.
Paris has become particularly interested in what has been defined as ‘non-places’; communal spaces of interaction such as schools, hospitals, train and bus stations, waiting rooms and hallways that are rooted in the collective memory of society. These places, when lacking any sign of human presence, bear a strange resemblance to each other. In a sort of disconcerting standardization that destroys their specific identities and blurs their character, these places in the end become spaces of control and strongly claustrophobic in nature.